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"C'è indubbiamente molta parte di me, quella che viene fuori quando si è soli davanti ad un foglio o alla tastiera di un computer, quella che scalpita di gioia rara e sognata dentro al petto, e quella che soffre per inquietudini e delusioni quotidiane, scandite da giornate troppo vuote e troppo desiderose di altro tempo... per fare, imparare, confidare in una crescita interiore. C'è però in esse anche tanta parte di sogno, di recitato sul palcoscenico claudicante della mia vita, di speranza nel vissuto e nell'intenso scorrere del tempo, di attesa... di ritrovarmi, in questa a tratti quieta ad altri troppo affannosa ricerca. Il mio non poco pretenzioso auspicio è quello di non annoiare il lettore, e di poter risvegliare in lui anche piccole scintille di sensazioni e fremiti, che seppur estemporanee e fugaci come un battito di ciglia, hanno nell'attimo del loro esprimersi, il sapore e il solco di una lacrima." (Antonella Nastasi)